Entro in salotto. La trovo lì. In poltrona. Sta leggendo un libro. Assorta. Con una mano si porta i capelli dietro l’orecchio. Sta leggendo un libro.
– Devi assolutamente leggere “Molto forte incredibilmente vicino” – le dico, interrompendola.
Alza gli occhi dal libro. Mi guarda stranita.
– Molto forte incredibilmente vicino??? intanto non mi piace leggere ad alta voce … poi, ‘incredibilmente vicino’ ci leggerai te! Io ho tutti i miei dieci decimi! Leggo tranquillamente anche senza strusciare gli occhi sulle pagine! – mi risponde stizzita.
Si rimette a leggere. Passa di nuovo con la mano dietro l’orecchio. Stavolta senza nemmeno toccare i capelli. Quasi una carezza. Un tic. Un bellissimo tic.
– Non hai capito … ti dicevo che devi leggere il romanzo “Molto forte incredibilmente vicino” di Jonathan Safran Foer.
– Di chi???
– L’autore di “Ogni cosa è illuminata” …
– Di cosa???
– Lo scrittore vegano.
– Vegano? Cioè? Non sarà una supercazzola!?
– Tu leggilo, fidati!
– Perché???
– Ti dico solo che è un libro fantastico anche soltanto a sfogliarlo: pieno di foto, pagine completamente bianche, pagine bianche con soltanto una frase, pagine volutamente illeggibili, pagine con errori corretti in rosso …
– Ok. Lo sfoglierò …
– No!!! Non lo devi sfogliare! Lo devi leggere!
– Hai detto che è spettacolare da sfogliare … mica da leggere …
– Tu leggilo …
– Perché???
– È la storia degli effetti dell’undici settembre su un bambino, su una moglie, su due genitori … il tutto però scritto in maniera leggera … con sempre un velo di ironia … è veramente toccante …
– A dirla tutta, l’unica cosa da cui gradirei essere toccata è Kim Rossi Stuart …
– Fa piangere, ridere, riflettere …
– Anche Grey’s Anatomy! Tanto vale guardare in tv Grey’s Anatomy … inizia tra mezzora la 18 della settima serie …
– Di preciso … su cosa farebbe riflette Grey’s Anatomy?
Chiude il libro. Arrabbiata. Vedo la copertina gialla, ma non vedo che libro è. Chiude il libro. Arrabbiata. Mi guarda. Stizzita. Arrabbiata. Offesa.
Non avrei mai dovuto toccarle Grey’s Anatomy.
In quindici hanno che ci conosciamo, abbiamo litigato solo due volte:
1) quando ho sostenuto che il ‘dottor Stranamore’ in lingua originale ha una voce da checca;
2) quando ho sostenuto che il ‘dottor Stranamore’ inizia a diventare brizzolato.
Non avrei mai dovuto toccarle Grey’s Anatomy.
– … è il mio libro preferito … – cerco di cambiare discorso prima che mi arrivino manate sul viso.
– C’è un libro su Grey’s Anatomy???
– No. Parlavo di “Molto forte incredibilmente vicino”. È questo il mio libro preferito.
– Peccato …
– Peccato, cosa?!
– Che non ci sia un libro su Grey’s Anatomy.
– Allora? Lo leggi “Molto forte incredibilmente vicino”?
– Perché???
– Perché è il mio libro preferito!
– Mica è un motivo valido! Questo è il motivo per cui dovresti rileggerlo tu … non è un motivo valido per cui debba leggerlo io!
– I motivi validi sono sopravvalutati. Chi l’ha detto che per fare una cosa serve un valido motivo?!
– E poi non credo nei libri preferiti!
– Cosa vuol dire che non credi nei libri preferiti?
– C’è chi non crede in Dio, chi non crede nella politica … io non credo nei libri preferiti.
– Insomma … lo leggi o no?
– Sì.
Lei riapre il libro. Cerca il segno con il dito. L’aria di chi non vuol essere interrotta. La mano leggera, dietro l’orecchio, a sistemare una ciocca.
La interrompo.
– Ah … per curiosità: quando ti ho convinta?
– Quando hai detto “devi assolutamente leggere ‘Molto forte incredibilmente vicino’ ”.
– Ma è la prima cosa che ti ho detto! Potevi dirmelo subito, no!?
– No, così impari a rompere il cazzo quando leggo! – dice lei ridendo a più non posso.
– A proposito: che libro stai leggendo? – dissi, rompendole nuovamente il cazzo mentre leggeva.
– “Ogni cosa è illuminata”. Di Jonathan Safran Foer. Non so se lo conosci. Scrittore vegano. Autore di “Molto forte incredibilmente vicino”. “Ogni cosa è illuminata” è il mio libro preferito.
– Ma tu non credi nei libri preferiti!
– E tu non credi nella politica, ma continui a votare PD! Il PD! E ho detto tutto …
Poi diventa seria. Cerca il mio sguardo. Il suo è uno sguardo assassino.
– Azzardati di nuovo a dir male di Grey’s Anatomy e ti sgozzo nel sonno!
Mi fissa seria e assassina. Per due secondi. Tre. Poi si mette a ridere.
– Scherzo, scemo!
Ehm … non so se stesse veramente scherzando. Proprio non lo so … Ma credo di no … So solo che non parlerò mai più male di Grey’s Anatomy …
Fine
PS: leggete “Molto forte incredibilmente vicino” perché … anche se non credo nei libri preferiti … è il mio libro preferito 🙂
PPS: volete dare una occhiata agli altri consigli di lettura? Eccovi tutti i consigli della Rubrica Dritte Storte