BARICCO.
Scrittore che passa inosservato… quanto Rocco Siffredi in un Circolo dei Normodotati (coro ammirato di “ooooohhhhh”) … quanto Rosy Bindy in un film porno (“oh, lei!?”) … quanto un discorso serio in questo blog di boiate (“devo aver sbagliato blog … pensavo di essere su raccontiapuntate”).
O lo si ama spudoratamente e lo si venera neanche fosse un tronista iperpalestrato iperdepilato iperbastardo per una quindicenne mediasetdipendente, o lo si odia spudoratamente e lo si infama, neanche fosse un testimone di Geova che citofona la domenica mattina alle 7 per ricordarti che vivi nel peccato e moriremo tutti, soprattutto tu, e presto.
CASTELLI DI RABBIA.
Una storia assurda.
Dei personaggi assurdi.
Uno stile assurdo.
Come avrete intuito, dovendolo descrivere con un aggettivo, un romanzo… normale… ehm… scherzo… un romanzo assurdo.
Assurdo nel senso di surreale.
Assurdo nel senso di clamoroso.
[è assurda la quantità di “assurdo” in questo articolo assurdo… ]
Dei personaggi a cui non si può non voler bene.
Personaggi che vorresti conoscere davvero, vorresti che esistessero davvero.
Per come scrive Baricco, varrebbe la pena leggere le sue lista della spesa, i post-it che lascia sul frigorifero, i fogli accortacciati crocettati con x chilomentriche ed autocommentati “fa veramente ma veramente schifo” in fondo al cestino nel suo studio.
Se volete cimentarvi con Baricco, il mio consiglio è di cominciare dal leggere questo libro. Se poi preferite imbucarvi in casa sua e metter mano nel suo cestino, liberissimi di farlo.
Date un’occhiata al video qui sotto con alcune citazioni tratte da “Castelli di rabbia”, per farvi un’idea sullo stile.
L’appuntamento con il blog è a domani.
Volete dare una occhiata agli altri consigli di lettura? Eccovi tutti i consigli della Rubrica Dritte Storte
Ciao!
Sto leggendo appunto “City” di Baricco… assurdo anche quello!! Leggitelo e poi mi scrivi la recensione?? 🙂
già letto !
ed è uno dei miei libri preferiti
(beh, quasi tutti i libri di Baricco sono tra i miei libri preferiti… dalle mie parti si dice: “dove caschi, caschi, caschi bene”)
prima o poi lo recensisco… promesso 🙂
PS: ma l’idea del personaggio muto che non dice le cose che dice!?
Poomerang è meraviglioso!!mi mancano una 50ina di pagine per finirlo… e troppo figo (come sempre!). Anche se il mio libro preferito di Baricco è Novecento: una poesia!! 😉
ecco…
lo sapevo…
già dormo 4 ore a notte…
ora mi hai fatto venir voglia di rileggere metà bibliografia di Baricco!
sappi che mi avrai sulla coscienza 😛
mamma: “simone, che hai? ti vedo sciupato!”
io: “colpa di laura! rifattela con lei!”
PS: ovviamente mi è piaciuto anche Novecento… 🙂
Beccati questa frase di City: “Sarebbe tutto più semplice se non ti avessero inculcato questa storia del finire da qualche parte, se solo ti avessero insegnato, piuttosto, a essere felice rimanendo immobile. Tutte quelle storie sulla tua strada. Trovare la tua strada. Andare per la tua strada. Magari invece siamo fatti per vivere in una piazza, o in un giardino pubblico, fermi lì, a far passare la vita, magari siamo un crocicchio, il mondo ha bisogno che stiamo fermi, sarebbe un disastro se solo ce ne andassimo, a un certo punto, per la nostra strada, quale strada? Sono gli altri le strade, io sono una piazza, non porto in nessun posto, io sono un posto.”
ps: benvenuto nel mio mondo di morti di sonno!!
stai aggravando la situazione!!! ho già un piede e mezzo nella… biblioteca!!!
via, è deciso: stanotte non si dorme e si baricca!
quel passo aveva colpito un sacco anche me … giuro!