La mattina dopo.
Che film ho visto? Non lo so.
No. No. Niente equivoci. Era fuor di dubbio che io non la pipassi. Un giudizio sintetico a priori kantiano. La base della Critica della Ragion Pura è nel mio andare in bianco.
Che film ho visto? Non lo so.
Non lo so perché il film l’ho visto, sì, ma non “guardato”. Con un occhio e mezzo guardavo lei. Francesca.
Com’è bellina in pigiama (senza reggiseno sotto … no … non potevo proprio guardarlo quel film!), gli occhiali da riposo, rannicchiata con i piedi sul divano … com’è bellina quando mi guarda nella luce bluastra dello schermo, lume di candela dei tempi moderni, e… ride ride ride … la faccio ridere un sacco … e ancora non ho capito se sia segno buono o cattivo …
Quel film non l’ho “guardato” e mi sa che Francesca se ne è accorta. Quantomeno quando le ho chiesto dopo un’ora abbondante “oh, questa bionda da dove salta fuori?” e lei ha puntualizzato “è la protagonista … è dal primo minuto che c’è praticamente solo lei!”
– Ah.
Non mi sono chetato un attimo. Lei mi diceva: “OH TI CHETIIII?!?”
Non mi sono chetato un attimo. Lei mi diceva: “OH STAI ZITTOOO?!?”
Non mi sono chetato un attimo. Lei mi diceva: “IO UN FILM CON TE NON CE LO GUARDO PIÚ”
Però … per la prima volta da quando la conosco … le è suonato il telefono e non ha risposto.
Aveva da fare.
Con me.
Nel concreto aveva da dirmi di stare zitto che sennò non capisce una sega del film. Ma questi sono dettagli. Non state a guardare il pelo nell’uovo.
Fiorentin tamarro 1, Daniele 1, pensavo.
Poi il film finisce.
Accende la luce.
Risuona il telefono.
Infame! Ma vai un po’ in palestra invece di rompere i coglioni!
Francesca mi dà la buonanotte.
Mette su una vocina che antidemocraticamente a me non ha mai riservato.
– Amore …
Fiorentin tamarro 4, Daniele 1.
Torniamo negli spogliatoi. È meglio.
… continua…
..c’é sempre da giocare il secondo tempo…
… e forse… anche i supplementari… 🙂