Francesca.
Riesco a proferire parola. Minchiate. Riesco a proferire minchiate.
Tempo due minuti e spunta il buon vecchio Fausto, vestito neanche fosse invitato a una cresima, il braccio appoggiato allo stipite della porta del corridoio, profumato in misure tossiche. Piacione. Decisamente piacione. Decisamente troppo piacione. Vuol rubarmi la moglie.
Giuro vendetta, ma al momento taccio.
Francesca lo guarda con sano, quanto apprezzabile, scetticismo.
Ancora di più quando Fausto le propone un bicchiere di vino.
– Com’è andato l’esame di ieri? – chiede Francesca.
Io nel frattempo penso: “uuuuuuuuuhhhhhhhhhhhh, come parla bene!”
– Hai presente l’Italia ai mondiali? – chiedo.
– Campioni del mondo?
– No, il mondiale dopo: usciti nel primo gironcino con Slovacchia, Paraguay, Nuova Zelanda.
– Ah… mi dispiace!
Uuuuuuuuhhhhhhhhh… le dispiace! Ma è amore!!!
-Ti dispiace per l’Italia immagino… – le dico sorridendo.
– Sicuramente non per te – risponde piccata.
Uuuuuuuuuhhhhhhhh… come mi piace quando mi tratta male!!!
– E te? – chiede mia moglie al tamarro incamiciato.
– Bene, grazie. Sei particolarmente carina stasera.
OOOOOOOOOOHHHHHHHHHHH!?! CHE CAZZO STAI DICENDO?!? Premesso che è particolarmente carina sempre… poi, CHE CAZZO STAI FACENDO?! I O T I T A G L I O L A G O L A N E L S O N N O ! ! !
– Grazieeee… – dice Francesca, ma, stavolta, il tono non è ostile e io già mi vedo mollato all’altare, io che aspetto in chiesa, lei che passa con la limousine e scappa con l’autista, Fausto, che scende di macchina solo per dirmi: “Ah, sono passato solo per dirti una cosa: i piatti stanno a te!”
Sono nel panico. In primis per il matrimonio in crisi. In secundis per i piatti.
– Volete venire dopo nel mio appartamento. Facciamo una festa. Che ne dite?
Con forza di volontà di cui non mi capacito, riesco a non urlare “sìììììììì” in corsa stile Tardelli, a simulare una certa non curanza e dire che “forse passeremo”, come si dice ad un venditore ambulante “non ho il borsello, la prossima volta”. Dentro di me sto già aprendo l’armadio alla ricerca della maglia giusta, abbinabile col pantalone giusto, il calzino giusto, la scarpa giusta.
– Veniamo sicuramente – puntualizza Fausto, facendo il più tamarro degli occhiolini.
Francesca gli sorride.
Oh mio dio, no… con Fausto no, eh… guarda che taglio la gola anche a te!
Fortunatamente esce e si chiude la porta alle spalle.
Fausto previene ogni mia parola dicendomi, con ineguagliabile romanticismo: “boia, come me la scoperei”.
Rimango pietrificato. Non riesco a dire niente.
– Me ne vado a fare una doccia-lampo – dice, sparendo in bagno.
… continua…
però gli voglio troppo bene…c’è nn passa l’esame e fausto si…
nn dirmi che nn scopa ( scusate il linguaggio ) Francesca e Fausto si??? no è!!! povero Daniele….rimango gelosa cmq….;)
chissà … devi continuare a leggere! vedremo!
PS: mariangela … come sei sboccata! 🙂