Erano anni che non leggeva.
Erano anni che non pensava ai libri. Kamasutra a parte.
Erano anni che non pensava a quel libro.
Quindi quel libro non era il Kamasutra.
Al Kamasutra infatti ci pensava spesso.
Erano anni che non pensava a quel libro.
Quel libro.
Dimenticato tra la folla dei pensieri quotidiani.
Dimenticato tra la folla delle cose da fare.
Dimenticato tra la folla dei libri e dei soprammobili che inondavano la sua libreria.
Le folle sono pericolose. Nascondono le persone che contano.
Le librerie sono pericolose. Nascondono i libri che contano.
Beh, anche i coccodrilli sono pericolosi. E la pressione alta. E i leghisti. E le sabbie mobili. E i talebani. E Malgioglio. E i serpenti.
Oddio i serpenti.
Aveva visto al telegiornale la storia di un serpente sbucato dal water di casa.
Non si era più seduto sulla tazza da quel giorno.
Non chiedetemi come si fosse diversamente organizzato.
Perché non lo so. Né lo voglio sapere.
Passava tutti i giorni davanti a quella libreria stracolma di libri e soprammobili.
Tutti i giorni.
Prendeva la borsa. Andava a lavoro.
Tornava da lavoro. Posava la borsa.
La libreria lo fissava, scettica, e pensava ‘ecco cosa sono i famigerati portaborse’.
Passava tutti i giorni davanti a quella libreria stracolma di libri e soprammobili.
… continua…
io lo so come si è organizzato, io lo so!!!! :))
ahahaha … ma io non lo voglio sapere 🙂
quella storia (vera) del serpente che usciva dal cesso ha turbato per giorni anche me…
beh, io non sono ancora riuscito a superarla del tutto ‘sta cosa hihi