Rispunta a corsa Vittoria.
Altro giro, altra corsa?
Sì. Arriva. Alza il gonnellino. Mostra le mutandine viola. Sì, viola.
Si è fatta la pipì addosso..
– Mi son fatta la pipì addosso.
– Capita – le dico.
E riparte con il suo giro, facendo vedere le mutandine a destra e a manca e dicendo: “mi sono fatta la pipì addosso … capita”.
Le faccio finire la sua passerella trionfale, poi la porto a cambiarsi. La lavo. La vesto.
Torna in sala comune vestita di tutto punto. Allarga le braccia.
– Capita.
Vittoria.
Mi sento strattonare i pantaloni. Di nuovo. Stavolta è Alessia.
– Mi sono fatta la pipì addosso.
No, non perché le scappava e non si è controllata. Non si tratta di pisciata colposa.
Perché vuole fare la doccia e cambiarsi i vestiti. Si tratta di pisciata premeditata.
È così.
In giardino, appena vede una pozzanghera, si tuffa di testa, nemmeno fosse Thorpe.
A mensa si versa sui vestiti in maniera ostentatamente volontaria ogni genere di bevanda e cibaria.
Si fa la pipì addosso con la frequenza con cui Marco dice “no”.
La madre, tutti i giorni, quando la accompagna, porta con sé tre vestiti di ricambio.
Tutti i giorni.
Alessia.
Tre anni.
Tre anni e non fa che dire che deve mettere Twitter.
Io ne ho trentatre e nemmeno ho Facebook.
Perché vuol mettere Twitter?
Cito: per seguire Paris.
Cito: Paris ha i vestiti più belli di tutte.
Non ho il coraggio di dirle che prima dovrebbe imparare a leggere.
Poi ad usare il pc.
Poi l’inglese.
Alessia. Alias Gossip Little Girl.
… continua…